Da troppo tempo i tentativi diplomatici di avviare il dialogo tra Russia e Ucraina lasciano il passo a logiche di guerra. E’ quanto sembra stia avvenendo nel confronto verbale tra Jens Stoltenberg e il presidente russo Vladimir Putin. Il capo del Cremlino afferma senza mezzi termini che l’invio di truppe occidentali in Ucraina potrebbe portare ad un conflitto mondiale. Parole forti, quelle di Putin, che rasentano l’offesa personale al segretario generale dell’Alleanza Atlantica, il quale nei giorni scorsi ha chiesto ai Paesi membri il via libera per la fornitura a Kyiv di nuovi e più sofisticati armamenti, idonei a colpire obiettivi militari in territorio russo. Intanto Sul terreno le forze di Mosca, dopo l’avanzata delle settimane scorse nella zona orientale dell’Ucraina, il Donbass, stanno consolidando le postazioni conquistate soprattutto nella regione di Kharkiv. La seconda città del Paese è stata l’obiettivo principale dell’ultima fase bellica portata avanti dall’esercito russo. A commentare la situazione, attraverso un parallelo tra guerra in Ucraina e guerra in Medio Oriente, è l’alto rappresentante europeo per gli Esteri, Josep Borrell, che parla di orrore per le immagini di sofferenza che arrivano dai due conflitti «Sono situazioni diverse, certo, afferma Borrell, ma i diritti umani vengono violati in entrambi i casi».
Giancarlo La Vella