«Ho presentato un emendamento al decreto fiscale (d-l 155/2024 – misure urgenti in materia economica e fiscale), ora in discussione in commissione bilancio in Senato, per introdurre Zone Franche Doganali intercluse nelle province di Latina e Frosinone, anticipando così l’attuazione delle misure fiscali e doganali previste dalla futura Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Lazio. L’equilibrio economico del basso Lazio è delicato: da un lato, la prossimità geografica con le regioni meridionali inserite nella Zes unica per il mezzogiorno, già operativa, rappresenta un’opportunità di connessione e collaborazione; dall’altro, senza interventi mirati e una strategia di sviluppo ben definita, questa stessa contiguità rischia di trasformarsi in un fattore di svantaggio competitivo. La Zls ha iniziato ora il suo percorso, grazie al prezioso intervento della Giunta Rocca, ma difficilmente il Piano di Sviluppo Strategico, contenuto nella proposta di istituzione della ZLS varata con la delibera del 15 ottobre scorso, riuscirà a essere approvato entro la fine del 2024. Questa situazione pone i territori di Latina e Frosinone in una condizione di svantaggio. Soprattutto per il basso Lazio appare quindi utile aumentare le opportunità di sviluppo insite in strumenti come le zone franche doganali intercluse che rappresentano il fattore chiave per attrarre investimenti soprattutto di multinazionali, e che possono offrire ulteriori appeal per gli investitori in aggiunta al credito d’imposta. L’ emendamento da me presentato prevede la possibilità di istituire zone franche doganali intercluse nelle aree portuali, retroportuali, piattaforme logistiche e nei distretti industriali, quindi anche nell’area delle provincie di Latina e Frosinone. Queste zone offrirebbero benefici significativi per attrarre investimenti, favorire l’insediamento di imprese e supportare l’occupazione e lo sviluppo sostenibile».
Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio