«Con una sentenza depositata qualche giorno fa, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla legittimità della mancata depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina. Un pronunciamento che smonta le argomentazioni della sinistra sulla necessità di adempiere alla depenalizzazione del reato di ingresso illegale sul territorio nazionale, decisa nel 2014 con una legge delega dall’allora governo Renzi. Fratelli d’Italia è sempre stata contraria alla depenalizzazione del reato di immigrazione illegale, introdotto nel 2009 dal centrodestra, perché crede che la gestione della migrazione non possa essere lasciata alle organizzazioni criminali. Per anni, anche con la volontà di depenalizzare il reato di immigrazione clandestina, i governi di centrosinistra hanno cercato di «normalizzare» l’immigrazione illegale, alimentando di fatto il business dei trafficanti. Oggi, grazie al governo di Giorgia Meloni, è stata intrapresa la strada opposta, che punta a stroncare chi lucra sulla pelle dei migranti e a bloccare le partenze affrontando alla radice le cause della migrazione. Un lavoro che sta dando i primi frutti con un calo, secondo le stime di Frontex, di quasi un quarto (-23%) degli attraversamenti irregolari alle frontiere dell’Ue nei primi 4 mesi del 2024, con una riduzione di oltre il 60% sulla rotta del Mediterraneo Centrale».
Lo afferma Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito.