La «conquista» di Marte è rimandata per SpaceX, almeno per il momento. È fallito il nono test di volo del razzo Starship, decollato alle 18.36 locali in Texas (circa l’1.30 in Italia). La società fondata da Elon Musk, in una nota, ha spiegato che «il contatto con la Starship è stato perso dopo circa 46 minuti di volo». Tutti i detriti sono caduti «nell’area di rischio pianificata nell’Oceano Indiano». Dopo la prima mezz’ora, il mega-razzo alto 123 metri ha cominciato a perdere carburante suggerendo l’esito della missione di prova. «Starship ha subito un rapido smontaggio non programmato», ha scritto la società. «I test di sviluppo sono per definizione imprevedibili, ma ogni lezione appresa segna un progresso verso l’obiettivo di Starship: consentire alla vita di diventare multiplanetaria», si legge ancora. Musk ha seguito l’operazione dal centro di controllo, indossando una maglia nera con scritto: «Occupy Mars». Starship è, infatti, il progetto nato con l’obiettivo di trasportare le persone a Marte o in altre destinazioni come la Luna. Il nono tentativo è, comunque, motivo di soddisfazione per l’imprenditore che – su X – ha sottolineato il miglioramento ottenuto dal razzo rispetto alle precedenti missioni, sempre eseguite senza equipaggio come in questo caso. «La Starship ha raggiunto il limite di spegnimento previsto per i motori, un grande miglioramento rispetto all’ultimo volo! Inoltre, nessuna perdita significativa di piastrelle dello scudo termico durante la salita», ha commentato. E si guarda già ai prossimi lanci: «La cadenza di lancio per i prossimi 3 voli sarà più rapida, circa 1 ogni 3 o 4 settimane», ha concluso Musk.
Giusy Mercadante