7000 anni fa: La nascita dei primi insediamenti agricoli

L’inizio del Neolitico segna l’introduzione dell’agricoltura e della domesticazione di piante e animali, un passaggio cruciale nella storia dell’umanità. Il passaggio all’agricoltura nel Vicino Oriente e in Europa è ben documentato, i dettagli su come e quando siano nati i primi insediamenti agricoli più a est – in Iran, Asia centrale e Asia meridionale – sono rimasti finora poco chiari.  Ricercatori francesi, italiani e tedeschi (dell’Università Sorbona, del Museo Nazionale di Storia Naturale, del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica, dell’Università di Padova, di Sapienza Università di Roma e dell’Università Goethe di Francoforte) hanno pubblicato uno studio che ridefinisce la cronologia dell’inizio dell’agricoltura nella Valle dell’Indo, stabilendola a circa 7000 anni fa, spostando quindi in avanti di 2800 anni la datazione dei primi insediamenti rurali e di allevamento. I risultati, pubblicati nell’articolo «New radiocarbon dates of human tooth enamel reveal a late appearance of farming life in the indus Valley» sulla rivista Scientific Reports, si basano su una nuova datazione al radiocarbonio dello smalto dei denti di individui provenienti da 23 sepolture neolitiche rinvenute a Mehrgarh, un importante sito archeologico in Pakistan. In precedenza, i ricercatori ritenevano che il periodo neolitico a Mehrgarh fosse iniziato circa 10.000 anni fa e fosse durato diverse migliaia di anni. Tuttavia, le nuove datazioni al radiocarbonio suggeriscono che il Neolitico a Mehrgarh iniziò in realtà tra i 7.200 e i 6.900 anni fa e durò solo pochi secoli, da due a cinque al massimo. «Mehrgarh è l’unico sito della Valle dell’Indo con ampie testimonianze di insediamenti neolitici benché privi di ceramica, il che lo rende un luogo chiave per comprendere la storia iniziale dell’agricoltura in questa regione» dice Luca Bondioli, docente all’Università di Padova e co-autore dello studio. Questa nuova cronologia mette in discussione le teorie precedenti e ipotizza che l’agricoltura nella Valle dell’Indo è probabilmente il risultato di un arrivo tardivo di agricoltori dalle regioni vicine. Massimo Vidale, docente di Preistoria del Vicino e Medio Oriente all’Università di Padova, tra gli autori dell’articolo, spiega: «Questo risultato è sorprendente e conferma quanto si stava già intuendo sulla base di recenti ricerche svolte in Iran. Il cambio di paradigma nella storia antica del subcontinente indiano è fortissimo e molte delle ricostruzioni storiche sinora ritenute come acquisite sono da rivedere completamente grazie a questa ricerca». In un’ottica più generale, questo studio fornisce nuove conoscenze sui tempi e sulla diffusione dell’agricoltura nell’Asia meridionale, ridisegnando la nostra comprensione di come le prime pratiche agricole si siano sviluppate nella Valle dell’Indo.