«Oggi discutiamo e autorizziamo le missioni internazionali per il 2025, un passaggio essenziale per definire il ruolo dell’Italia nelle crisi globali e nella cooperazione in ambito NATO, UE e ONU. È importante che il nostro Paese abbia una strategia chiara, che rafforzi la nostra presenza nei teatri chiave: Medio Oriente, Balcani, Mediterraneo allargato, Africa. Il nostro contributo alla sicurezza internazionale è anche un investimento nella credibilità dell’Italia e dell’Europa come attori globali.»
Lo ha dichiarato la deputata Federica Onori, capogruppo di Azione in Commissione Esteri, in occasione della discussione generale alla Camera sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali.
«Il nostro coinvolgimento deve però sempre tener conto del rispetto dei diritti fondamentali, come in Libia, dove il memorandum attualmente in vigore merita una seria rivalutazione. Ma anche dei nostri interessi economici: nel Mar Rosso transita il 13% del commercio mondiale, ed è pertanto fondamentale proteggere queste rotte per garantire la sicurezza economica e la tutela delle catene di approvvigionamento. Infine, l’Ucraina: oggi più che mai è il confine avanzato della libertà europea. La sua resistenza non è solo una questione nazionale, ma una battaglia che riguarda anche la nostra sicurezza» ha concluso Onori.