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«Jàmmo bbèllo». Con Davide Brandi a scuola di lingua napoletana

Gazzettino Italiano Patagónico by Gazzettino Italiano Patagónico
24 de abril de 2025
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«Jàmmo bbèllo». Con Davide Brandi a scuola di lingua napoletana
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Oramai è da oltre un decennio che Davide Brandi, autore, esperto e tutor di lingua napoletana, ma anche di letteratura, prosa, teatro, canzone e storia della terra di Parthenope, tiene corsi di lingua napoletana presso lo storico Palazzo Venezia ubicato nella centralissima Spaccanapoli (via Benedetto Croce n.19). Dopo un iniziale periodo di scetticismo generale (particolarmente dei napoletani stessi), le attività, che ricordiamo non hanno assolutamente scopo di lucro (viene richiesto solo un piccolo contributo spese), sono cresciute in modo esponenziale ed i corsi di napoletano si susseguono oramai proprio sullo standard delle attività didattiche nazionali. Oltre a tanti napoletani, curiosi e vogliosi di imparare a scrivere bene la lingua che hanno sempre parlato sin da piccoli, ai corsi si sono man mano aggregati anche tanti stranieri residenti in città. Si ricorda in particolare la Console USA, Mary Ellen Countryman, il Console francese Laurent Burin des Roziers e poi il Console ucraino, la Console Tunisina, ma anche tantissimi giovani studenti tedeschi, spagnoli, portoghesi, francesi, ungheresi, boemi, russi, giapponesi, ecc. e poi anche artisti, autori teatrali, rapper, neomelodici, poeti vernacolari, tutti con la voglia di scrivere correttamente i loro testi in napoletano. I corsi si sono estesi anche presso sedi di Associazioni (Istituto spagnolo Cervantes), Enti, Scuole pubbliche, case di riposo, Istituti (Carcere di Secondigliano), Musei (Maschio Angioino) e Palazzi Reali (Portici) ed anche, per oltre due anni, presso l’Institut Francais di Napoli con un riscontro tale che è stato riempito l’intero teatro dello storico palazzo di via Crispi. Insomma, un boom culturale intorno al pianeta Napoli che è esploso anche oltre la Campania con richieste crescenti da ogni dove per cui l’Associazione I Lazzari (di cui Brandi è presidente) è stata piacevolmente costretta ad attivare corsi anche online. Tra i partecipanti si contano appassionati (napoletani residenti all’estero, discendenti di napoletani/campani, stranieri che conoscono l’italiano ma sono incuriositi dal napoletano, ecc…) da tutto il globo: USA, Canada, Brasile, Ecuador, Argentina, Perù, e poi dall’Europa (Spagna, Francia, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Austria, Grecia…ecc…) ed anche dagli altri continenti, Tunisia, Corea del Sud, Iran… Un lavoro di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, quello linguistico, che era necessario proprio in un periodo in cui l’Unesco lo aveva dichiarato «vulnerabile» (nell’Atlante Rosso delle Lingue in Pericolo) proprio per mancanza di azioni atte alla conservazione e divulgazione (seppur in un processo evolutivo dialettico). Il prossimo corso ONLINE partirà il 5 maggio e sarà un livello avanzato (il C1) destinato ovviamente a tutti coloro che hanno acquisito le conoscenze dei livelli precedenti. E sì, perché i corsi di SCUOLA DI LINGUA NAPOLETANA, sono gli UNICI nel mondo  «riconosciuti» e «patrocinati» dal Consiglio d’Europa di Strasburgo nell’ambito della «Giornata Europea delle Lingue – 26 settembre», un riconoscimento internazionale che prevede, al termine d’ogni modulo (da A1 a C2) anche un attestato per ogni corsista. Da settembre prossimo invece, partirà la didattica, sia in sede che online, che si protrarrà sino al mese di giugno 2026.

Per iscriversi è semplice, basta inviare un’email o contattare il numero in locandina.

Evviva la cultura, evviva la lingua di Parthenope, evviva ‘o nnapulitàno!  

Peppe Iannicelli

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