Mentre Jannik Sinner raggiunge la 44esima settimana da numero 1 della classifica Atp Carlos Alcaraz ammette una sorta di resa: dice che la pressione per riconquistare la vetta sfruttando la squalifica del rivale lo ha «ucciso». «Molte persone mi chiedono o mi dicono che avrò la possibilità di diventare il numero uno se Jannik non giocherà. Probabilmente quella pressione mi ha ucciso in qualche modo». Lo spagnolo ha vinto il suo primo titolo della stagione a Rotterdam due mesi fa, prima di perdere nei quarti di finale di Doha, in semifinale di Indian Wells e al primo turno a Miami la scorsa settimana, ritrovandosi a più di 3.500 punti di distanza da Sinner. «Al momento so solo che non sono in grado di diventare il numero uno nella stagione sulla terra battuta, anche se Jannik non gioca, non ho la possibilità di farlo. Penso di essere troppo lontano da Jannik. Quindi sono qui e mi rendo conto che non devo pensarci e andare lì e giocare. Questa è la mia mentalità in questo momento». Intanto gli italiani salgono, nel ranking dopo gli exploit del wwkend: Lorenzo Musetti resta al 16esimo posto, e Matteo Berrettini perde 7 posizioni e ora è 34esimo. Ma Flavio Cobolli ne guadagna 9 (36esimo), insieme a Luciano Darderi (48esimo), dopo la vittoria dei due «250». Indietreggiano invece di una posizione Matteo Arnaldi (40esimo) e di tre Lorenzo Sonego (41esimo).
Andrea Niglio
