«L’assegnazione di Rai Cultura alla Lega suscita profonde preoccupazioni: nel 2017, la Lega ha siglato un accordo di cooperazione con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, che prevedeva lo scambio di informazioni su temi di attualità e relazioni internazionali, ma ad oggi non risulta che tale accordo sia stato formalmente annullato, nonostante le dichiarazioni di esponenti della Lega che ne minimizzano la rilevanza».
Secondo Onori «è fondamentale garantire massima trasparenza sulle strategie editoriali di Rai Cultura, soprattutto considerando che, purtroppo, la Rai negli ultimi tre anni, ovvero dall’aggressione su larga scala dell’Ucraina, ha spesso offerto molto spazio a chi in Italia riproponeva le narrazioni del Cremlino. Questa situazione non ci lascia affatto tranquilli, continueremo a monitorare con attenzione la linea che verrà adottata dalla Rai».
«Abbiamo già sottolineato e ribadiamo che la gestione della Rai dovrebbe essere affidata a una fondazione autonoma, sul modello della BBC, per assicurare un’informazione realmente indipendente. Le recenti nomine effettuate dal governo sottolineano ancora una volta l’urgenza di una riforma strutturale del servizio pubblico» – ha concluso Onori.
Lo ha dichiarato la deputata di Azione Federica Onori.