Ottantasette anni e una filmografia lunghissima. Jane Fonda è stata premiata ai SAG Award con il premio alla carriera. L’attrice ha ritirato la statuetta accolta da un lungo applauso e ha regalato un discorso sul valore dell’empatia, sui diritti e sull’impegno politico. «Quello che noi attori creiamo è l’empatia. Il nostro lavoro è capire un altro essere umano in modo così profondo da poter toccare la sua anima. E non vi sbagliate: essere empatici non vuol dire essere deboli o woke. Ed essere woke, comunque, significa che ti importa degli altri». Da sempre impegnata in battaglie sociali – nel 2019 è stata arrestata e rilasciata dopo qualche ora per aver partecipato a una manifestazione ambientalista – Jane Fonda ha, poi, lanciato una frecciatina all’amministrazione Trump. «Molte persone saranno davvero danneggiate da ciò che sta accadendo. Anche se hanno un diverso orientamento politico, dobbiamo fare appello alla nostra empatia e non giudicare, ma ascoltare con il cuore e accoglierli nella nostra tenda perché avremo bisogno di una grande tenda per resistere con successo a ciò che ci sta per colpire». «Non dobbiamo isolarci. Dobbiamo restare uniti. Dobbiamo trovare il modo di proiettare un messaggio che sia di ispirazione per il futuro. Ci sarà ancora amore. Ci sarà ancora bellezza. E ci sarà un oceano di verità in cui nuotare», ha aggiunto. La vincitrice di due premi Oscar ha, inoltre, ha sottolineato l’importanza del sostegno della Screen Actors Guild: «Credo molto nei sindacati, ci proteggono. Ci uniscono in una comunità e ci danno potere. La comunità significa potere, ed è davvero importante in questo momento, in cui il potere dei lavoratori è sotto attacco e la comunità si sta indebolendo».
Giusy Mercadante