«Massima allerta nelle Isole Britanniche per l’arrivo di una vera e propria tempesta atlantica, chiamata Eowyn, e che colpirà particolarmente duro Irlanda e Scozia nel corso di venerdì»: a dare l’allarme sono i meteorologi di ‘3b meteo’. Eowyn è il nome di un personaggio del Signore degli anelli: si tratta della coraggiosa fanciulla guerriera del Signore degli anelli, principessa della casa di Rohan e nipote di Théoden. La ragazza, perdutamente innamorata di Aragorn (il cui cuore batte da sempre per Arwen), si travestì da cavaliere per poter partire anche lei nella spedizione contro Sauron ed è protagonista di un memorabile scontro con un Nazgûl, un cavaliere-spettro pericolosissimo, che riesce a uccidere. Nel film il ruolo di Eowyn è stato interpretato dall’attrice Miranda Otto. Ebbene, con la tempesta Eowyn, nelle prossime ore, arriveranno sul Nord Europa venti che potranno soffiare con raffiche anche superiori ai 130 chilometri orari (addirittura potrebbero arrivare a 160-180 chilometri orari), ma anche violente mareggiate sulle coste esposte a venti dall’Atlantico. Il ciclone, spiega ancora 3b meteo, «interesserà anche il resto del Nord Europa nel corso del weekend, pur con effetti almeno in parte attenuati, mentre l’azione sarà più marginale sugli Stati centrali. L’Italia non verrà assolutamente interessata, anche se il richiamo di venti umidi operato dalla tempesta potrà arrecare nubi e qualche pioggia al Centronord tra sabato e domenica; al Sud tempo tutto sommato soleggiato o al più parzialmente nuvoloso, con clima diurno mite per il periodo». Gli esperti del meteo, in queste ore, mettono in guardia sulla violenza della tempesta in arrivo facendo presente che non per niente si chiama «ciclone bomba». Ecco la spiegazione: «Il termine si riferisce a un ciclone extratropicale che subisce una rapida intensificazione, caratterizzata da una diminuzione della pressione di almeno 24 hPa (ettoPascal, ndr) in 24 ore o meno», spiega Francesco Nucera di 3b meteo. Il processo che c’è dietro questo fenomeno si chiama tecnicamente «ciclogenesi esplosiva» e avviene principalmente «nelle medie latitudini, dove si verificano forti contrasti termici tra masse d’aria fredda e calda». In pratica, l’aria calda e umida proveniente dalle basse latitudini, si scontra con l’aria fredda e densa delle regioni polari, creando un forte gradiente termico. «Questa configurazione- prosegue la spiegazione di Nucera- favorisce un rapido sollevamento dell’aria calda sopra quella fredda. In presenza di un getto polare intenso, l’interazione tra i flussi in quota e il gradiente termico amplifica ulteriormente l’instabilità atmosferica, portando alla formazione e all’intensificazione del ciclone. Questi contrasti sono spesso più marcati nelle zone oceaniche, come l’Atlantico settentrionale o il Pacifico, anche se episodi di ciclogenesi esplosiva possono verificarsi in altre aree del globo».
Marcella Piretti