Tra i protagonisti del G7 non ci sono solo gli Stati e i governi, ma anche le organizzazioni della società civile: lo evidenzia la presidenza canadese del forum, nelle pagine dedicate all’appuntamento del 2025. Gli ambiti di intervento e le competenze di ong, intellettuali ed esperti sono differenti e riguardano dossier chiave.
«Organi indipendenti guidati dalla società civile, noti come G7 ‘engagement groups’, forniscono tipicamente raccomandazioni al G7 su base annuale», si legge sul sito del governo di Ottawa. «Questi gruppi di stakeholder spesso organizzano i propri vertici nei mesi precedenti al summit del G7». Tra i «gruppi di impegno» figurano Business 7 (B7), Civil Society 7 (C7), Labour 7 (L7), Science 7 (S7), Think Tank 7 (T7), Women 7 (W7) e Youth 7 (Y7).
La presidenza canadese è cominciata il primo gennaio, dopo il 2024 a guida italiana. Il primo ministro di Ottawa, Justin Trudeau, alla guida del governo dal 2015, ha annunciato le proprie dimissioni domenica scorsa. Manterrà ora un incarico ad interim, prima della nomina di un successore alla guida del suo Partito liberale che si candiderà poi alle elezioni politiche di ottobre.
Vincenzo Giardina