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 «Nel 2024 in Italia 103 vittime del patriarcato»: il grido di «Non Una di Meno»

Gazzettino Italiano Patagónico by Gazzettino Italiano Patagónico
21 de noviembre de 2024
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 «Nel 2024 in Italia 103 vittime del patriarcato»: il grido di «Non Una di Meno»
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Il patriarcato non esiste? Non ditelo alla marea di Non una di Meno, il «grido» che  unisce i collettivi femministi e transgender contro ogni violenza di genere e che proprio sabato, 23 novembre, si mobilita- per il 9° anno consecutivo-nella manifestazione nazionale contro la violenza patriarcale in due città, a Roma e a Palermo. Sono attesi da tutta Italia decine di migliaia di partecipanti che si stanno organizzando dalle sedi provinciali per partecipare al corteo che quest’anno risponde allo slogan «Disarmiamo il patriarcato». La manifestazione nazionale di Non Una di Meno attraverserà quindi le due città: punti di partenza del corteo saranno rispettivamente, per la Capitale, piazzale Ostiense, con orario di ritrovo alle 14,30, per arrivare in piazza Vittorio Emanuele II. Mentre a Palermo alle 16,30 ci si raccoglie a Piazza Indipendenza.

«È passato un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin e altri nomi si sono aggiunti, e rimasti anonimi, di ragazze, adulte, anziane, persone trans uccise. Ad oggi sono 104 i femminicidi, trans*cidi e lesbicidi registrati nel 2024 dall’Osservatorio di Nonunadimeno», riportano gli organizzatori degli eventi. Proprio l’osservatorio di Nudm è ad oggi, a livello nazionale, una delle principali fonti di riferimento per i dati aggiornati sul fenomeno della violenza contro le donne, di genere e contro soggettività lgbtqia+.

«È passato un anno dalla marea che lo scorso anno ha paralizzato Roma e Messina con la potenza di centinaia di migliaia di corpi: non ci siamo mai fermate, la nostra rabbia resta enorme», proseguono sui social gli organizzatori. E quest’anno l’evento cade proprio «mentre giunge a conclusione il processo a Filippo Turetta- ricordano- intanto una ragazza di 13 anni viene uccisa dal fidanzatino di 15 anni».

L’anno scorso, spinta dall’onda emotiva e dall’indignazione collettiva generata dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la marea contro il patriarcato aveva radunato a Roma mezzo milione di persone, con bus pieni provenienti da tutta Italia. Quest’anno le prenotazioni sono avviate dalle sedi provinciali: 24 i punti di partenza per Roma da tutto il centro-nord. Le informazioni sono reperibili sulle pagine social di NUDM e nell’evento Fb «Disarmiamo il patriarcato».

Cristina Rossi

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