E’ finita che Tyson ha perso, sconfitto da uno youtuber. Il match-evento intergenerazionale che serviva a lanciare la discesa in campo di Netflix nella trasmissione dei grandi eventi sportivi live è finita ai punti, per l’ex Iron Mike. Ha vinto, non sorprendendo nessuno, Jake Paul, anni 27. Tyson non combatteva da quasi vent’anni, e ora ne ha 58. Però è rimasto in piedi per otto round. Fino a quando il verdetto unanine dei giudici ne ha sancito la sconfitta ai punti: Laurence Cole e Jesse Reyes hanno assegnato punteggi di 79-73, mentre David Iacobucci ha segnato un 80-72.
«Prima di tutto, Mike Tyson: è un tale onore. Facciamo i complimenti a Mike. Fratello, questo è… è una leggenda – le prima parole di Paul sul ring dopo il match – È il più grande ad averlo mai fatto. È il Goat. Lo ammiro, mi ispira e non saremmo qui oggi senza di lui. Quest’uomo è un’icona ed è un onore poterlo affrontare. Ed è ovviamente l’uomo più duro e cattivo del pianeta».
A Tyson viene chiesto se è soddisfatto della sua prestazione (lo è, ndr) e se è sorpreso che abbia concluso il match: «No. Sapevo che era un bravo pugile. Sapevo che era preparato. Ma sono venuto per combattere. Non ho dimostrato niente a nessuno, solo a me stesso», dice.
A Tyson viene chiesto del tutore al ginocchio destro, in particolare se aveva un infortunio prima del combattimento: «Sì, ma non posso usare questo come scusa. Se lo facessi, non sarei lì dentro».
Mario Piccirillo