«Il regime degli Ayatollah continua nella sua campagna del terrore e destabilizzazione all’interno e al di fuori dei propri confini», lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi. «La notizia dell’ennesima esecuzione di un oppositore politico, il giornalista iraniano ma di passaporto tedesco, Jamshid Sharmahd, dimostra il totale disprezzo della teocrazia di Teheran nei confronti anche dei più basilari diritti civili e dei principi democratici e di giustizia. La feroce repressione di ogni forma di dissenso in atto nel Paese, e il ruolo primario che l’Iran ricopre negli attacchi genocidari – direttamente e tramite milizie proxy nella regione – contro il popolo e lo Stato di Israele iniziati il 7 ottobre di un anno fa, sono la risposta di un regime oscurantista a quanti hanno visto con l’elezione a Presidente di Masoud Pezeshkian, l’inizio di una stagione ‘riformista’ in Iran. È ampiamente diffusa ormai nella comunità internazionale l’indignazione per tale inaccettabile comportamento di Teheran. I continui appelli, da sempre più fronti, affinché le Istituzioni internazionali adottino decisi e concreti provvedimenti nei confronti dei responsabili dei continui crimini perpetrati dal regime sono la dimostrazione della vicinanza al popolo iraniano che chiede a gran voce – e merita – di vivere in un Iran libero dalla tirannia e finalmente democratico. La questione non è più rinviabile e la forte condanna espressa dall’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, con l’annuncio di ‘misure di risposta’ da parte dell’UE, sono un primo passo nella giusta direzione».