Per porre rimedio alle storture giurisdizionali, che in maniera non imparziale hanno generato quello che eufemisticamente posso definire un «inceppo» giurisdizionale, il governo ha tenuto il punto. Per non incorrere nel paradosso per cui nessuno Stato avrebbe più potuto essere considerato sicuro, con l’impossibilità di procedere alle espulsioni, il governo ha adottato in Consiglio dei ministri un decreto legge, in cui ha inserito 19 Paesi sicuri, tra cui Egitto e Bangladesh, espungendone tre dalla lista contenuta nel decreto interministeriale. Questo garantisce che la lista dei Paesi sicuri sia un atto normativo di rango primario, dinanzi al quale il giudice avrà un dovere di applicazione più forte e sicuramente un dovere di motivazione rispetto alle singole posizioni dei migranti a cui non si potrà sfuggire. Distopie e paradossi, dunque, che questo governo ha affrontato rapidamente e con presenza, perché non siano vanificati gli sforzi compiuti in questi ultimi due anni che tanti risultati hanno prodotto.
Lo dichiara l’onorevole di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del di Fratelli d’Italia.