La notte italiana ha portato via il primo confronto tv (e forse l’unico fino alle elezioni del 5 novembre) tra Kamala Harris e Donald Trump. Il dibattito è stato ospitato da ABC News. Al National Constitution Center di Filadelfia, i due pretendenti alla Casa Bianca hanno tenuto mezzo mondo incollato alla televisione per 90 minuti. «Kamala Harris potrebbe essere il peggior Presidente della storia americana», ha detto Trump. «Tutti i leader del mondo ridono di te», ha replicato Harris. In queste ore si rincorrono commenti e analisi, ma il giudizio della stampa internazionale è quasi tutto per l’affermazione della candidata democratica sul rivale repubblicano. Per Trump, la consapevolezza di una performance negativa che lo avrebbe spinto a chiedere di ripetere il one-to-one. Segno di debolezza certificato infatti dal comportamento tenuto a telecamere spente: il Tycoon si è precipitato nella spin roon – la sala in cui la stampa incontra gli organizzatori delle due campagne elettorali – per rivendicare la vittoria in due sondaggi privati.
«Kamala Harris ha guidato il primo dibattito contro Donald J. Trump, mostrando le sue capacità di procuratore per sfruttare ogni possibilità di entrare nella pelle dell’ex Presidente in uno scontro di visioni e stile di 90 minuti», scrive il New York Times. «Trump è apparso arrabbiato e disperso – aggiunge il NyT – mentre dipingeva un ritratto oscuro di un’America devastata dal crimine, invasa da pericolosi immigrati privi di documenti che mangiano animali domestici e, soprattutto, a rischio di cadere nelle mani di un avversario che lui falsamente chiamava marxista».
Tra i passaggi più controversi, infatti, quello in cui il Tycoon ha affermato che «i migranti arrivati in America mangiano i cani e gatti, i loro animali domestici». Parole smentite innanzitutto dal fact checking del moderatore, affermazioni a cui Harris ha risposto con un sorriso: «La gente se ne va dai comizi di Trump per noia ed esasperazione. Parla di argomenti che non hanno nulla a che fare con le questioni politiche, di personaggi immaginari come Hannibal Lecter».
Altro passaggio molto dibattuto, quello sull’aborto: «Il governo e Donald Trump, certamente, non dovrebbero dire a una donna cosa fare del proprio corpo», ha detto Harris. L’ex presidente Trump ha quindi immaginato un Paese guidato da Kamala Harris in cui sarebbe consentito abortire fino al «nono mese» di gravidanza, citando una presunta affermazione di Tim Walz che, anche in questo caso, è il fact checking a smentire.
Molto lontane le posizioni dei due candidati alla Casa Bianca anche in politica estera: «I nostri alleati della Nato sono così grati che tu non sia più presidente – ha detto Harris – . Altrimenti Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sul resto dell’Europa. Putin è un dittatore che ti mangerà a pranzo». La candidata democratica ha rimarcato il pericolo di uno spostamento radicale delle alleanze internazionali. «Trump è manipolato da dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un» che «fanno il tifo per lui».
La replica di Trump è apparsa ambigua. Per due volte, l’ex Presidente non ha risposto alla domanda del moderatore se l’interesse degli Stati Uniti dovrebbe propendere per la sconfitta dell’Ucraina. «Penso che sia nel migliore interesse degli Stati Uniti porre fine a questa guerra – ha detto – e negoziare un accordo, perché dobbiamo impedire che tutte queste vite umane vengano distrutte». «Voglio che la guerra finisca. Voglio salvare vite che vengono uccise inutilmente. Milioni di persone. Sono milioni. È molto peggio dei numeri che state ricevendo, che sono numeri falsi».
Sul conflitto in Medio Oriente, Harris ha detto che «deve finire immediatamente». «Ora, Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante. Ma è anche vero che sono stati uccisi troppi palestinesi innocenti, bambini, madri». Harris ha poi puntato il dito contro Trump per aver negoziato con i talebani in Afghanistan. Il Tycoon ha replicato dicendo che con lui alla Casa Bianca il conflitto a Gaza «non sarebbe mai iniziato».
«Non c’è stata neanche partita – ha detto su X Joe Biden – «L’America ha avuto modo di vedere stasera la leader con cui sono orgoglioso di lavorare da tre anni e mezzo. La vicepresidente Harris ha dimostrato di essere la scelta migliore per guidare la nostra Nazione in futuro. Non torneremo indietro»
Anche per Barack Obama, il confronto ha avuto un solo esito: «Stasera, abbiamo visto in prima persona chi ha la visione e la forza di portare avanti questo paese invece di dividerci. Kamala Harris sarà un presidente per tutti gli americani. Mettiamoci al lavoro».
Piero Bonito Oliva