Lo scisma del calcio mondiale, titolano alcuni con sprezzo del pericolo. Però è un fatto che la Fifa è ormai alla guerra giudiziaria contro le Leghe Europee e la Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, che hanno presentato alla Commissione Europea un reclamo congiunto sul calendario delle partite internazionali. L’accusa è di usare la posizione dominante nel governo del calcio per «rovinare il giocattolo», ingolfando i calendari in maniera «insostenibile per la salute dei giocatori». Nella nota congiunta si sottolinea infatti che il calendario delle partite internazionali «è ormai oltre la saturazione», e che «le decisioni della Fifa negli ultimi anni hanno ripetutamente favorito le proprie competizioni e interessi commerciali, trascurato le proprie responsabilità come organo di governo e danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali ed il benessere dei giocatori». Leghe e giocatori «non possono accettare che le regolamentazioni di carattere globale siano decise unilateralmente. L’azione legale è ora l’unico passo responsabile». «La condotta della Fifa viola il diritto della concorrenza dell’Ue e costituisce in particolare un abuso di posizione dominante: la Fifa detiene un doppio ruolo sia come regolatore globale del calcio sia come organizzatore di competizioni. Questo crea un conflitto di interessi, il quale, in conformità con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Ue, richiede che la Fifa eserciti le sue funzioni regolatorie in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. La condotta della Fifa riguardo al calendario delle partite internazionali è ben lontana da questi requisiti». In parallelo le singole leghe e i sindacati dei giocatori a livello nazionale hanno intentato un’azione presso il tribunale commerciale di Bruxelles a giugno. La risposta piccata della Fifa non s’è fatta attendere: «Il calendario attuale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Fifa, composto da rappresentanti di tutti i continenti, compresa l’Europa, a seguito di una consultazione completa e inclusiva, che ha incluso la Fifpro e gli organi di Lega. Il calendario della Fifa è l’unico strumento che garantisce che il calcio internazionale possa continuare a sopravvivere, coesistere e prosperare insieme al calcio per club nazionale e continentale. Alcune leghe in Europa – esse stesse organizzatrici e regolatrici delle competizioni – agiscono con interesse commerciale, ipocrisia e senza considerazione per tutti gli altri nel mondo. A quanto pare, questi campionati preferiscono un calendario ricco di amichevoli e tournée estive, che spesso comportano lunghi viaggi in tutto il mondo».
Marco Guerra