«Ad un anno dalla nomina a Commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione, il generale Figliuolo ha saputo fugare anche il minimo dubbio sulle sue capacità e sulla scelta del Governo nel ricoprire una figura così fondamentale. E a dirlo sono i numeri: sono già state rimborsate le somme urgenze agli enti locali, si è dato avvio alla ricostruzione pubblica, per la quale il Governo ha stanziato 2,8 miliardi, e sono state risarcite 440 famiglie e 64 imprese colpite, pari al 35% delle richieste pervenute per importi che superano i 14,8 milioni, e che si aggiungono agli oltre 103 milioni già liquidati a 23mila famiglie come contributo di immediato sostegno. Numeri che sottolineano come le promesse fatte dalla presidente Meloni durante la sua immediata visita alle terre della Romagna non fossero solo parole ma impegni a cui dare riposte concrete e celeri. Un dato che fa riflettere: la regione Emilia-Romagna chiese, in toni tutt’altro che pacati, circa 8,5 miliardi di euro, il Governo, di concerto con la struttura commissariale, ne ha stanziati 4,7 miliardi e secondo le stime di Figliuolo, che sottolinea come siano costanti le ricognizioni e le perizie sul territorio, l’attuale disponibilità di risorse permetterà di far fronte a tutte le esigenze. Mantenendo l’impegno: ristorare il 100% dei danni. Certa sinistra continua imperterrita da mesi con una narrazione che non corrisponde al vero, che non parla di numeri reali, ma che si fonda sul bisogno impellente di fare campagna elettorale, prima contro il Governo e ora a favore del neo-candidato alla Presidenza della Regione. Bonaccini e il Pd, tuttavia, sono stati sconfessati, le accuse tornano al mittente con un consiglio: pensare a cosa la Giunta regionale non abbia fatto per evitare ciò che è accaduto a maggio 2023».
Così il senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale in Emilia-Romagna di Fratelli d’Italia.