Pioggia sulla sfilata del 2 giugno. Iniziata con l’inno di Mameli cantato da Claudio Baglioni, la tradizionale parata si è svolta secondo il consueto e ricco programma: prima i sindaci, poi i diversi reparti operativi delle Forze Armate, le scuole militari, ma anche i corpi volontari e la Croce Rossa. In tribuna autorità il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il ministro della Difesa, Guido Crosetto; il presidente del Senato Ignazio e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti.
«I valori della Repubblica ci hanno resi liberi- dichiara alla Dire il Maggiore dell’Aeronautica militare, controllore di Difesa aerea, Maria Laura Busico– fiera di aver fatto questa scelta». «Una festa di unità nazionale e le Forze Armate lo dimostrano», ha aggiunto il Capitano di Corvetta della Marina Militare Filippo Colucci che ha parlato di quanto la sicurezza dei mari sia sempre di piu’ un tema cruciale in un Paese che «ha più di 8mila km di coste».
«Ben 4.100 uomini in oltre 14 diversi teatri operativi» sono i numeri dell’Esercito ricordati dal Maggiore Francesco Formisano che ha parlato anche dell’impegno per la sicurezza delle citta’ con gli oltre «5.500 uomini e donne impegnati in Strade Sicure». «È la festa di tutti gli italiani», ha detto infine il Maggiore Guido Volpe del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Hanno sorvolato via dei Fori Imperiali gli elicotteri in formazione nonostante la pioggia incessante. Così come puntuale è arrivato il lancio dei paracadutisti con il tricolore portato davanti al presidente Mattarella. Hanno concluso la sfilata,come di rito, le Frecce Tricolori: tutti all’insu prima del fuggi fuggi per la pioggia.
Silvia Mari