Via libera dalla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ad aiuti per lo più militari all’Ucraina per 61 miliardi di dollari, ad Israele per 26 e a Taiwan e alla regione dell’Indo-pacifico per otto. L’approvazione è giunta con 311 voti a favore e 112 contrari, dunque con un’ampia maggioranza, dopo mesi di scontro politico tra democratici e repubblicani in particolare rispetto al supporto a Kiev. L’Ucraina è impegnata in un conflitto con la Russia, mentre Israele sta conducendo operazioni militari nella Striscia di Gaza e sta vivendo una fase ad alta tensione anche nei rapporti con l’Iran. Taiwan, di fatto indipendente, è considerata dalla Cina una provincia separatista. Le misure approvate dalla Camera dovranno essere sottoposte al Senato nei prossimi giorni. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è detto «grato» per il voto di Washington e ha aggiunto: «La democrazia e la libertà avranno sempre un significato globale e non perderanno mai finché l’America ci aiuterà a proteggerle». Opposta la lettura data dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Marija Zakharova. Secondo la dirigente, gli aiuti militari degli Stati Uniti si configurano come «supporto diretto per attività terroristiche».
Vincenzo Giardina