«Il problema della riesportazione di materiali verso la Russia è ormai sotto gli occhi di tutti e rischia di compromettere la credibilità dell’intero sistema sanzionatorio europeo. Da febbraio 2022 si sono susseguiti numerosi pacchetti di sanzioni contro Russia e Bielorussia, ma questo non evita il passaggio delle merci dai Paesi limitrofi. Il risultato è che una parte consistente delle merci non arriva a destinazione, ma finisce in Russia attraverso triangolazioni. Abbiamo presentato un’interpellanza urgente al governo sul tema della riesportazione e dei materiali dual use, che possono essere utilizzati anche per fini militari, per chiedere controlli più efficaci e una vera sinergia tra enti nazionali ed europei. In Italia vorremmo vedere la stessa cooperazione tra forze di sicurezza e autorità di controllo come avviene, per esempio, in Spagna».
«Accogliamo positivamente il nuovo pacchetto di sanzioni, ma la sua efficacia dipenderà dall’implementazione: se non sarà seria e scrupolosa, ne va della reputazione dell’Italia stessa. Il contrabbando di Stato non può essere tollerato, così come non possiamo permettere che alcune aziende aggirino le regole mentre tutte le altre, molte delle quali sono piccole e medie imprese, rispetta la legge, non senza sacrifici. È tempo che anche l’Italia alzi la testa e dimostri di essere credibile» conclude Onori.Lo dichiara la deputata di Azione Federica Onori, segretaria della Commissione esteri.


