«Evacuazione totale»: è la misura confermata all’agenzia Dire da un residente a Khan Younis, seconda città della Striscia di Gaza per popolazione, dove l’esercito di Israele ha sferrato «un’azione senza precedenti», che rientra nell’operazione Carri di Gedeone. Secondo l’emittente Al Jazeera, in un’ora oggi sono stati condotti 30 bombardamenti. In totale, l’esercito ha fatto sapere di aver colpito 130 obiettivi, causando 32 vittime dall’alba. Inoltre Israele ha rivendicato l’uccisione di Ahmed Sarhan, uno dei leader delle Brigate Al-Nasser Salah al-Din, ala armata del Comitato di resistenza popolare. I militari di Tel Aviv sostengono di aver condotto un’operazione speciale volta a catturare il combattente e che l’uccisione si sarebbe resa necessaria in un secondo momento. La fonte che chiede di testare anonima per motivi di sicurezza, riferisce: «Sono stati emessi nuovi ordini di evacuazione e Khan Younis è stata dichiarato ‘zona di combattimento pericolosa'», come si vede nella mappa diffusa dall’Idf. «La situazione è gravissima, migliaia di persone che stavano cercando di ricostruirsi una casa e una stabilità, stanotte dormiranno per strada. Inoltre non c’è cibo». Ieri Israele aveva già bombardato il campo profughi di Al-Mawasi, nell’area di Khan Younis, causando vari morti tra cui bambini. «Questa mattina un agente speciale israeliano travestito da donna si è infiltrato per arrestare un individuo, ma lo ha ucciso», dice la fonte, in riferimento all’operazione in cui è rimasto ucciso Sarhan. Sul punto aggiunge: «L’agente ha poi portato sua moglie e suo figlio in una destinazione sconosciuta». Una informazione, questa, che non è possibile al momento verificare in modo indipendente.
Alessandra Fabbretti