Anche il vicepresidente americano James David Vance ha salutato e scambiato alcune parole con Leone XIV, primo pontefice originario degli Stati Uniti. L’incontro è avvenuto all’interno della basilica di San Pietro, dopo la messa di inizio papato. Il dirigente era stato una delle ultime personalità ricevute in Vaticano da Francesco, il 19 aprile scorso, alla vigilia della sua morte. Proprio ieri, Vance aveva postato sul social X immagini di una sua visita a Santa Maria Maggiore, dove è sepolto il pontefice argentino. «Era amato da molti cattolici nel mondo», aveva scritto, «e spero vi unirete a me nel pregare per il riposo della sua anima». I rapporti tra l’amministrazione americana e Leone XIV sono oggi al centro di più articoli pubblicati dai media statunitensi. Il tabloid Usa Today si interroga se ci sarà «un reset papale per Donald Trump». Secondo il giornale, «per il presidente e il suo team, il viaggio di Vance potrebbe stabilire il tono dei rapporti dell’amministrazione con il Vaticano, che sotto il pontificato di Francesco erano tesi». Usa Today sottolinea come lo «scontro» abbia riguardato anzitutto il tema delle migrazioni. «Una persona che pensa solo a costruire muri, ovunque essi siano, e non a costruire ponti, non è un cristiano», aveva denunciato Francesco. Alcuni mesi fa, il papa argentino aveva criticato il piano di deportazioni preannunciato da Trump prima di entrare in carica, nel gennaio scorso. «Se è vero, sarà una vergogna», aveva detto Francesco, da sempre in prima linea anche nella denuncia dei rischi legati al cambiamento climatico, definito invece dal presidente degli Stati Uniti «una bufala». A criticare alcune scelte di Trump è stato, in realtà, anche Robert Francis Prevost, ancora cardinale, prima di divenire Leone XIV. Due giorni fa, nel suo primo discorso agli ambasciatori accreditati, il papa aveva poi chiesto di rispettare la dignità delle persone migranti. «Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera», il monito di Leone XIV: «La sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio».
Vincenzo Giardina