«La delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello, non credo possa decidere; la nostra priorità è un cessate il fuoco pieno e incondizionato». Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel corso della plenaria della Comunità politica europea, a Tirana, in Albania. Presente anche la premier Meloni: «Vedremo in queste ultime ore, rispetto a una certa propaganda, chi sia effettivamente disponibile a fare dei passi in avanti in favore della pace e chi sia meno disponibile. Non dobbiamo gettare la spugna, dobbiamo insistere per un cessate il fuoco incondizionato, accordo di pace serio che preveda garanzie di sicurezza per l’Ucraina e lavoriamo in questo senso». «Noi vogliamo la pace, per questo stiamo lavorando a una prossima serie di sanzioni». Queste le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arrivando al vertice. Sono 47 i leader europei che si riuniscono per discutere di Sicurezza, competitività e mobilità delle persone. «Il presidente Zelensky era pronto all’incontro, il presidente Putin non si è presentato: questo ci dice una cosa, e cioè che Putin non vuole la pace», ha detto parlando Von der Leyen ai giornalisti prima del vertice. «Gli elementi principali di questo pacchetto saranno ad esempio: il divieto di Nord Stream, ulteriori elenchi della flotta ombra, un tetto massimo di prezzo più basso per il greggio e più sanzioni per il petrolio», ha spiegato von der Leyen. La presidente ha anche sottolineato che «l’Unione Europea, l’Ucraina e i partner internazionali, compresi gli Stati Uniti, si sono uniti nel chiedere un cessate il fuoco completo e incondizionato di almeno 30 giorni». «È ora di intensificare la pressione finché Putin non sarà pronto per la pace», ha aggiunto Von der Leyen.
Alessio Pisanò