Sinner e Alcaraz. Il tennis bifocale: due modi di stare in campo, di dominarlo, con una stessa visione. Di nuovo uno di fronte all’altro, come se altra finale non fosse ammissibile. I tre mesi di squalifica del numero 1 al mondo hanno funzionato da catalizzatore: a Roma in fondo ci arrivano i più forti. I due che secondo il New York Times stanno rivoluzionando il modo di giocare a tennis, cambiandone la natura, il dna. E’ un passaggio di stato, poco appariscente. Per il Nyt Sinner e Alcaraz giocano a tennis a intermittenza, come se fosse un fantastico gioco per computer. Hanno completamente riconfigurato lo sport, trasformandolo in un gioco iper-aggressivo. Colpire una palla neutra significa essere in difesa e essere in difesa significa perdere (l’uno contro l’altro) o rubare il punto (contro praticamente tutti gli altri). Fuori i secondi, ovvero tutti gli altri. Comparse. Il tennis che conoscevano si sta sgretolando davanti ai loro occhi. I campi sono ancora lunghi 24 metri e larghi 8. Non sono cresciuti. Sono Sinner e Alcaraz che li hanno deformati, trovando soluzioni inedite. Nella maggior parte degli scambi il giocatore che costringe l’avversario a entrare o uscire dalle linee del corridoio ha buone probabilità di vincere il punto. O la palla non tornerà indietro perché l’angolazione è troppo acuta, oppure tornerà morbida e fluttuante, pronta per essere spedita nello spazio restante. Rotaie di un tram. Invece per quei due non funziona così: quella presunta zona di non ritorno è dove possono mettersi in mostra. È un non-luogo a procedere. Lì Alcaraz può mostrare la sua velocità bruciante e i suoi dritti in sprint, sopra o intorno al palo della rete è uguale. Lì Sinner si china come in piega sugli sci mentre fa oscillare la racchetta e forzando tutta la teoria delle leve. Sinner e Alcaraz vincono punti, o attaccano, da posti in cui dovrebbero perdere. Si è creato un paradosso: più provi a stressarli e pressarli più loro si esaltano. Il movimento, in particolare dentro e fuori dagli angoli, è diventato importante quanto il servizio e la risposta. Oggi, spiega Michael Russell, l’allenatore di Fritz, «non c’è spazio per errori insoliti. Letteralmente, non ti danno un centimetro». Ma «non sto parlando di una palla che vola lunga o che finisce in rete, non forzata o meno. Sto parlando di qualsiasi palla che non abbia abbastanza velocità, profondità o larghezza per impedire a Sinner e Alcaraz di sfruttarla. Per decenni, un primo principio del tennis è stato quello di resettare un punto, cambiandone lo stato da attacco a neutrale o da difesa a neutrale. Sinner e Alcaraz non lo consentono».
E’ questa la sfida che si ripresenta inesausta al Foro Italico, di domenica alle 5. Sarà la undicesima volta: Alcaraz ha vinto 6 partite, Sinner 4. Ecco l’elenco completo:
- 2021 – MASTERS 1000 PARIGI, R32 Alcaraz b. Sinner 7-6, 7-5
- 2022 – WIMBLEDON, R16 Sinner b. Alcaraz 6-1, 6-4, 6-7, 6-3
- 2022 – ATP 250 UMAGO, FINALE Sinner b. Alcaraz6-7, 6-1, 6-1
- 2022 – US OPEN, QUARTI DI FINALE Alcaraz b. Sinner 6-3, 6-7, 6-7, 7-5, 6-3
- 2023 – MASTERS 1000 INDIAN WELLS, SEMIFINALE Alcaraz b. Sinner 7-6, 6-3
- 2023 – MASTERS 1000 MIAMI, SEMIFINALE Sinner b. Alcaraz 6-7, 6-4, 6-2
- 2023 – ATP 500 PECHINO, SEMIFINALE Sinner b. Alcaraz 7-6, 6-1
- 2024 – MASTERS 1000 INDIAN WELLS, SEMIFINALE Alcaraz b. Sinner 1-6, 6-3, 6-2
- 2024 – ROLAND GARROS, SEMIFINALE Alcaraz b. Sinner 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3
- 2024 – ATP 500 PECHINO, FINALE Alcaraz b. Sinner 6-7, 6-4, 7-6
Mario Piccirillo