Non potendo – per ora, almeno – andare a benedire gli Internazionali, Leone XIV ha ricevuto, nelle sale dietro l’Aula Paolo VI, Jannik Sinner, i suoi genitori e il presidente della FITP Angelo Binaghi, questa mattina. Prima di Mattarella e Meloni. E’ il lieto fine un po’ a sorpresa di una relazione nata mediaticamente a distanza, tra il «Papa tennista» e il numero uno del tennis mondiale che nel frattempo è ai quarti di finale del torneo romano. Binaghi ha portato con sé anche la Coppa Davis e la Billie JK Cup. Sinner ad un certo punto ha chiesto al Pontefice se volesse fare due scambi: «Magari qui rompiamo qualcosa, meglio di no», ha risposto. «A Wimbledon mi lascerebbero giocare», ha aggiunto divertito riferendosi al suo outfit bianco. Qualche giorno fa a Prevost i giornalisti avevano chiesto di un’eventuale partitella a tennis, magari con Agassi. E il Pontefice americano aveva risposto così, scherzando sul gioco di parole: «Non portatemi Sinner», ovvero… «il peccatore». I giornalisti hanno poi imbeccato Sinner in sala stampa, al Foro Italico. E l’altoatesino si è schernito: «Non mettetemi in difficoltà». Ci ha pensato direttamente Leone a chiudere la questione, rispondendo così anche a Binaghi che già il giorno dopo la fumata bianca gli aveva scritto per invitarlo al Foro.
Mario Piccirillo