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Ucraina, Kallas (Ue): «Attacchi più mortali contro i civili, maggior pressing su Mosca»

Gazzettino Italiano Patagónico by Gazzettino Italiano Patagónico
15 de abril de 2025
in Mundo
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Ucraina, Kallas (Ue): «Attacchi più mortali contro i civili, maggior pressing su Mosca»

KAJA KALLAS ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UE PER GLI AFFARI ESTERI

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Parla degli «attacchi più mortali contro i civili» l’alta rappresentante della Politica estera europea, Kaja Kallas, in riferimento a quello avvenuto ieri a Sumy e a quello di inizio mese a Kryvyi Rih, dove in totale oltre quaranta persone hanno perso la vita, di cui quasi la metà erano bambini. Kallas parla ai cronisti a margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, dichiarando che «è passato già un mese da quando l’Ucraina ha detto sì a un cessate il fuoco incondizionato, mentre non abbiamo visto lo stesso da parte della Russia. È chiaro che dobbiamo supportare di più l’Ucraina». Nel 2025, ha ricordato, «gli Stati membri si sono impegnati con 23 milioni di euro, che è più di quanto stanziato lo scorso anno, ma bisogna fare molte più pressioni sulla Russia affinché ponga fine a questa guerra».

Kallas, rispondendo ai cronisti, è intervenuta anche sull’altro conflitto internazionale che non sembra voler rallentare, anzi. «Israele ha il diritto di difendersi ma le sue azioni correnti a Gaza vanno oltre la proporzionale autodifesa», ha detto l’alto rappresentante Ue, al termine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo.

«Per quanto riguarda la situazione generale, è molto grave e naturalmente vogliamo che i mediatori tornino al tavolo dei negoziati, riprendano il cessate il fuoco e liberino tutti gli ostaggi», ha aggiunto. «Inoltre l’aiuto umanitario che stiamo dando a Gaza e ai palestinesi non dovrebbe essere politicizzato. Ciò significa che deve raggiungere le persone che ne hanno bisogno».

Infine, «accogliamo con favore il piano arabo per la ricostruzione di Gaza, ma allo stesso tempo- ha infine riconosciuto- mancano elementi importanti, ovvero il finanziamento della sicurezza e la governance di Gaza. Ma siamo disposti a lavorare con i nostri partner arabi e internazionali per sviluppare questi argomenti».

Alessio Pisanò

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