Mercati internazionali sempre più giù: va avanti la debacle dopo l’annuncio dei ‘dazi reciproci’ degli Stati Uniti da parte del presidente Donald Trump. Due giorni di grande perdite: solo ieri tonfo peggiore dall’era Covid, registrato nel 2020, con oltre 2.000 miliardi bruciati a Wall Street.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha toccato una flessione di oltre il 7,5%: un performance simile a quella avuta in uno dei giorni peggiori della storia dell’umanità: l’11 settembre 2001, quello dell’attacco alle Torri Gemelle. Allora infatti l’indice ebbe un calo del 7,57%.
In mattinata infatti è tracollo per il FTSE MIB -7,43%, affossa trainata dal crollo dei titoli bancari ( oltre il – 10%). Il listino milanese ha raggiunto i minimi da tre mesi e la direzione presa è quella verso l’azzeramento di tutti i guadagni del 2025. Ko i principali titoli: flessioni a due cifre per i finanziari Unipol -9,84% , Banca Monte Paschi Siena -13,2% , Bper Banca -12,2% , Unicredit -11,4% , Banco Bpm -10,5% e la Bca Pop Sondrio -11,9%. Giù anche Iveco Group -10,3% e Leonardo -13,2%. Resta fuori dal burrone Diasorin a +1,28: il settore pharma resta escluso dall’attacco dei dazi Usa, per ora. In chiusura il recupero è minimo: il FTSE MIB crolla definitivamente a – 6,53 in chiusura.
Segni negativi nello scenario borsistico europeo: a Francoforte decremento del 5,21%, Londra registra un ribasso del 3,94% e Parigi perde il 4,26%.
La Cina reagisce e annuncia dazi al 34% sulle merci americane, a partire dal prossimo 10 aprile. Lo ha comunicato la Commissione tariffaria doganale del Consiglio di Stato: una risposta commisurata ai dazi di Trump, pure fissati al 34% sulle importazioni cinesi. Per tutta risposta, i listini azionari statunitensi aprono in profondo rosso con il Dow Jones che scende del 2,4%, l’S&P 500 del 6% e il Nasdaq del 2,9%.
Intanto dalla Casa Bianca, lo stesso presidente Usa non si trattiene nel commentare la reazione di Pechino: «La Cina ha sbagliato il gioco, si è fatta prendere dal panico» scrive infatti sul suo social Truth.
E non è il solo commento sull’impatto dei dazi americani. Mentre i listini del mondo crollano, si susseguono infatti sui social i post dai profili ufficiali del presidente Donald Trump che sprizzano tutto il suo entusiasmo, per citarne solo uno: «Ai tanti investitori che entrano negli Stati uniti e investono grandi quantità di denaro, le mie politiche non cambieranno mai. Questo è un gran momento per diventare ricchi, più ricchi che mai».
Cristina Rossi