«Nel corso del question time in Senato, il Ministro Schillaci ha confermato la grande attenzione del nostro Governo nella lotta ai tumori, ricordando che per rafforzare le misure di prevenzione per il tumore al seno è stata autorizzata la spesa di 200.000 euro per l’anno 2025 e di 800.000 euro per l’anno 2026, per avviare i progetti di rafforzamento dell’adesione con campagne mirate degli screening per le donne delle fasce d’età 45-50 anni e 70-74 anni. Voglio ricordare che l’Italia offre un servizio sanitario universalistico che, tramite il sistema delle esenzioni per patologia e reddito, garantisce un alto livello di protezione economica per i pazienti oncologici. Infatti, come riportato dal rapporto Andos-Crea, il 92,1% delle donne con tumore al seno ha accesso all’esenzione dalla compartecipazione alla spesa, confermando che il nostro Servizio sanitario non lascia sole le pazienti, in quanto molte delle spese più gravose, come i farmaci e le visite specialistiche, sono sostenute dal SSN. Appare quindi strumentale e sguaiato, per i termini utilizzati, l’intervento di alcuni colleghi del PD che hanno addirittura ipotizzato uno «smantellamento» della sanità pubblica. Forse, usando il termine «smantellare» volevano riferirsi ai 39 miliardi che tra il 2010 e il 2019 la sinistra ha sottratto alla sanità pubblica? In quel caso, allora, per la prima volta ci trova concordi».
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, Presidente della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato della Repubblica
