Per la tenuta di un accordo di pace sull’Ucraina l’unica via è «una garanzia di sicurezza da parte degli Stati Uniti»: lo ha detto il primo ministro britannico, Keir Starmer, al termine dell’incontro all’Eliseo sul conflitto in Europa orientale. Il capo di governo ha aggiunto che la settimana prossima sarà a Washington per incontrare il presidente americano Donald Trump. In agenda, secondo Starmer, una discussione sugli «elementi chiave di una pace durevole». Sui social, la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha commentato così il vertice: «Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l’Ucraina merita la pace attraverso la forza. Una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L’Europa si fa carico della sua intera quota di assistenza militare all’Ucraina. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di un rafforzamento della difesa in Europa». I partecipanti all’incontro al Palazzo dell’Eliseo hanno espresso «posizioni simili» rispetto al conflitto in Ucraina, anche a partire dal presupposto che i rapporti tra l’Europa e gli Stati Uniti sono «in una fase nuova»: lo ha detto il primo ministro della Polonia, Donald Tusk. Il dirigente ha parlato al termine del confronto, presentato dal capo di francese Emmanuel Macron come un appuntamento «informale». In primo piano nelle dichiarazioni di Tusk, riportate dai media internazionali, l’esigenza di una maggiore autonomia da parte dei Paesi dell’Ue nei confronti di Washington. Sull’Ucraina, il primo ministro ha detto della possibilità che «garanzie di sicurezza» siano offerte «attraverso la presenza, con gli Stati Uniti e con la Nato». Tusk ha però sottolineato che, pur decisa a «essere attiva in vari modi», Varsavia «non prevede di inviare soldati polacchi in Ucraina». «Molte, molte cose» dovranno essere chiarite prima di poter valutare un dispiegamento di militari in Ucraina in chiave di peacekeeping: lo ha detto la prima ministra della Danimarca, Mette Frederiksen. Uno dei punti chiave, secondo il capo di governo, è il ruolo degli Stati Uniti previsto da un ipotetico accordo di pace. Secondo Frederiksen, al momento bisognerebbe invece concentrarsi sul rafforzamento delle posizioni di Kiev in vista di un negoziato.
Vincenzo Giardina