Aprile è molto lontano, ma incredibilmente vicino per Sinner. Il presidente dell’Agenzia mondiale antidoping, la famigerata Wada, Witold Banka ha detto al sito polacco Rz che i casi Sinner e Swiatek sono «completamente diversi», e no: non è un buon segno, in attesa che il Tas si pronunci. «Si tratta di due casi completamente diversi che non possono essere confrontati. Sia le sostanze (Clostebol e Trimetazidina) sia le circostanze non sono paragonabili. Abbiamo preso le decisioni dopo aver chiesto il parere di esperti esterni. La procedura da parte della Wada è stata la stessa di qualsiasi altro caso disciplinare. Non posso entrare nei dettagli perché siamo parte in causa. Non mettiamo in dubbio che Sinner non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti, ma richiamiamo l’attenzione sulla responsabilità dell’atleta per le azioni dei suoi collaboratori. Uno sportivo professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell’antidoping». «E poi c’è la differenza sostanziale tra le due sostanze. Una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa. Lo steroide contenuto nell’unguento utilizzato dal più stretto collaboratore di Sinner è qualcosa di completamente diverso. I due casi sono accomunati soltanto dal fatto che stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo».
Mario Piccirillo