È pachistana la compagnia aerea più pazza del mondo. Almeno a giudicare dalle pubblicità, prendendola a ridere e parafrasando il titolo di un film comico americano piuttosto famoso. L’ultima stravaganza risale al 10 gennaio, quando la Pakistan International Airlines (Pia) ha annunciato la ripresa dei voli da Islamabad a Parigi disegnando un Boeing lanciato verso la Torre Eiffel. Sui social l’immagine è sembrata a tanti un’incredibile allusione agli attentati dell’11 settembre 2001. Ma se la pubblicità è fuori luogo non è fake, come è vera pure un’altra, sempre della stessa compagnia, risalente al 1979: la sagoma di un aereo della Pia oscura le Torri gemelle, sinistro presagio di quello che sarebbe poi accaduto per davvero. Oggi però a Islamabad sono ottimisti. Con i voli per e da Parigi sono ripresi i collegamenti con il territorio dell’Unione Europea, dopo quattro anni di messa al bando e almeno 600 milioni di dollari di profitti mancati. «La grazia di Allah onnipotente ha permesso al governo in carica di ripristinare l’onorabilità della compagnia aerea nazionale» ha sostenuto il primo ministro Muhammad Shehbaz Sharif, salvo poi ordinare un’inchiesta sulla gaffe pubblicitaria. Alla fine, con un messaggio del portavoce Abdullah Khan, la compagnia si è scusata. Il rischio è infatti che lo spot, proprio mentre si vorrebbe privatizzare la compagnia facendo ripartire entro marzo i voli per la Gran Bretagna, si riveli un danno di immagine e anche economico: all’origine dello stop europeo alla Pia c’era stata la dichiarazione dell’allora ministro dell’Aviazione che, dopo lo schianto di un aereo della compagnia con 97 persone a bordo, aveva calcolato come almeno un terzo dei piloti pachistani avessero superato l’esame di abilitazione copiando.
Vincenzo Giardina