«Dopo un quarto di secolo di un complesso negoziato, l’annuncio avvenuto a Montevideo in Uruguay dell’accordo tra la Commissione Europea e i Paesi del Mercosud (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) costituisce un risultato storico che va molto al di là della costituzione di un grande mercato di oltre 700 milioni di persone».
A dichiararlo è Fabio Porta, che da anni segue da vicino i negoziati come rappresentante nel Parlamento italiano delle nostre collettività in Sudamerica.
«Un accordo win-win, che permette all’UE di entrare in maniera incisiva e strategica in un mercato ancora molto protetto ma allo stesso tempo apre le porte del mercato europeo ai prodotti dei quattro Paesi sudamericani dove vivono almeno 50 milioni di italo-discendenti.»
«Se l’Italia dovesse chiudersi in sé stessa per ragioni egoistiche o settoriali, così come annunciato per esempio dalla Francia, non soltanto rinuncerebbe alla naturale espansione delle sue PMI in una regione interessantissima per dinamiche economiche e complementarietà culturali, ma tradirebbe anche un rapporto storico profondo con l’area dell’America Latina più legata al nostro Paese.»