Un programma formativo e di «business matching» per offrire alle imprese italiane le conoscenze e gli strumenti efficaci e adeguati per entrare nel mercato africano, creando anche nuove opportunità per costruire forme di partenariato commerciale tra il mondo imprenditoriale italiano e quello africano. Il tutto, a sostegno degli obiettivi del Piano Mattei: questo l’obiettivo di ‘Africa Champion Program’, progetto lanciato da Sace con il patrocinio del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e il sostegno della struttura di missione del Piano Mattei della presidenza del Consiglio. Il corso avrà luogo presso la sede di Roma dell’azienda che fornisce servizi assicurativi e finanziari per le imprese. Il progetto conta anche sulla partecipazione di altri attori istituzionali che lavorano all’internazionalizzazione delle imprese italiane, come l’Agenzia Ice, Cassa depositi e prestiti (Cdp), Simest, e poi Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Camara de Comercio Mocambique-Italia. A quasi un anno dall’annuncio da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni del Piano Mattei per l’Africa, una piattaforma che intende creare relazioni commerciali con il continente a sud del Mediterraneo a partire da nove «Paesi pilota», in un’ottica di partnership e mutuo beneficio, valorizzando al contempo le eccellenze italiane. Ed è sui paesi selezionati – Algeria, Egitto, Tunisia, Marocco, Costa d’Avorio, Etiopia, Kenya, Mozambico e Repubblica del Congo – che ‘Africa Champion Program’ si concentrerà per dare ai partecipanti tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per operare. Il percorso formativo del programma prenderà ufficialmente il via nel 2025 e si svolgerà in modalità online. Nell’incontro di presentazione che si è svolto la settimana scorsa presso la sede romana di Sace, l’amministratrice delegata Alessandra Ricci ha illustrato a una platea di imprese interessate sia in presenza che in collegamento le nuove opportunità commerciali tra il sistema imprenditoriale italiano e quello africano, «grazie alla collaborazione sinergica» tra gli attori del «Sistema Paese». «Questo progetto è solo l’inizio» ha dichiarato la dirigente, evidenziando l’importanza di «rafforzare la presenza italiana in Africa» anche attraverso formule come ‘Africa Champion Program’, «la prima di una serie di opportunità di confronto e condivisione di visioni e strumenti concreti a supporto delle imprese italiane che sono interessate ad approcciare il mercato africano o che sono già presenti e intendono potenziare la loro presenza nell’area geografica». Quindi, per evidenziare quanto sia concreto l’impegno di Sace in Africa nell’ambito del Piano Mattei, Ricci ha fatto sapere che il gruppo ha deliberato operazioni per un valore di 1,2 miliardi di euro nel 2024, data di inizio del Piano stesso. Sace vanta una sede a Johannesburg, in Sudafrica e a Il Cairo, in Egitto. Inoltre a dicembre inaugurerà la nuova sede a Rabat, in Marocco. Nel dettaglio, il progetto si articola in due fasi: la prima consiste in un percorso formativo suddiviso in tre moduli, con approfondimenti verticali su Costa D’Avorio, Egitto, Marocco, Mozambico, Tunisia, Kenya, e su tre settori chiave: energia, infrastrutture e agroalimentare. La seconda fase riguarda il «business matching», ossia alla creazione di opportunità commerciali tra imprese italiane e controparti africane, anche nell’ambito del programma di Push Strategy di Sace. Sono previsti, poi, tre moduli. Il primo da quattro ore dal titolo ‘Outlook Geopolitico & Geoeconomico: Global Scenarios & Italy-Africa Relations’; il secondo da sei ore si concentra su ‘Market & Sector Outlook. Focus on: Costa D’Avorio, Egitto, Marocco, Mozambico, Tunisia, Kenya. Sectors: Energy, Infrastructure, Agribusiness’; il terzo da quattro ore offre ‘Soluzioni e strumenti finanziari per rafforzare il partenariato commerciale Italia-Africa’. Il corso è rivolto a imprese italiane già presenti nel mercato africano, e ad aziende interessate ad entrare in questo mercato strategico. Il progetto di Sace è di interesse per le aziende italiane a partire dal presupposto che l’Africa sta guardando con crescente interesse al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti dai mercati, che le imprese italiane sbaglierebbero a sottovalutare. L’interscambio tra Italia e Africa ha già mostrato notevoli potenzialità nel corso del 2024 raggiungendo 60 miliardi di euro, come mostrano i dati Istat raccolti dall’Ufficio Studi di Sace. Le previsioni di Sace sul 2025 sono positive: è previsto infatti un incremento del 7,7% nel Nord Africa e dell’8,5% nell’Africa Subsahariana, considerando rispettivamente 14 miliardi e 6,5 miliardi di export italiano registrati nel 2023. In questo contesto, il nuovo approccio di Sace per l’Africa ha visto una crescente esposizione verso il continente, con 1,2 miliardi di operazioni deliberate nel 2024, anno di inizio del Piano Mattei. Alla tradizionale offerta export credit, in collaborazione con la struttura di missione del Piano Mattei Sace ha aggiunto l’operatività «push» per rafforzare il ruolo delle imprese italiane in Africa, individuando geografie ad alto potenziale come Costa d’Avorio, Senegal e la prima operazione di Push Strategy in Benin, concedendo una garanzia a copertura di un finanziamento di 120 milioni di euro destinato al ministero delle Finanze del Benin. Inoltre Sace ha garantito il primo finanziamento da 100 milioni di euro alla banca multilaterale di sviluppo Trade Development Bank (Tdb) per favorire la crescita sostenibile e l’integrazione regionale africana, aumentando le opportunità di export per le imprese italiane.
Alessandra Fabbretti