(Comunicato stampa – Roma, 6 novembre 2024) – Lunedì scorso, presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno «Demografia, Spopolamento e Crisi Demografica», promosso dall’On. Fabio Porta in collaborazione con il «Comitato 11 Ottobre». L’incontro ha offerto un’occasione di approfondimento sulla grave crisi demografica che colpisce l’Italia con conseguenze profonde sul tessuto sociale, economico e culturale del Paese.
Nel corso del convegno, è emersa la necessità di rinnovare e rafforzare le politiche a sostegno della natalità e della famiglia, ma soprattutto di sviluppare strategie coordinate per il ripopolamento delle aree rurali e montane, anche incentivando il rientro dei giovani italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti. È stato inoltre sottolineato il ruolo fondamentale di una gestione ordinata e sostenibile dell’immigrazione, considerata un elemento chiave per riequilibrare il bilancio demografico del Paese. In questo contesto, l’On. Fabio Porta ha presentato la proposta di legge N. 1439, di cui è primo firmatario, finalizzata a semplificare le procedure di ingresso per i giovani italo-discendenti che desiderano trasferirsi in Italia, facilitando il rilascio di visti di lunga durata. Questi giovani – ha sottolineato il deputato democratico – forti del loro legame culturale e linguistico con l’Italia, rappresentano una risorsa strategica per la ripresa demografica e per dare un nuovo impulso all’economia, contribuendo in particolare a settori professionali di cui il Paese ha urgente necessità. Il convegno ha messo in luce dati preoccupanti sul tasso di natalità, ormai ai minimi storici e destinato a diminuire ulteriormente nei prossimi decenni. I relatori hanno avvertito dei rischi legati a un ulteriore calo della popolazione attiva, qualora l’Italia non riesca a rendersi più attrattiva per le nuove generazioni. Tra le proposte avanzate, oltre alla semplificazione delle procedure per il rientro degli italo-discendenti, è stata discussa l’importanza di facilitare l’accesso degli studenti stranieri alle università italiane e di agevolarne il successivo inserimento nel mercato del lavoro nazionale. Per quanto riguarda il rilancio delle aree colpite dallo spopolamento, sono stati presentati progetti di sviluppo territoriale, come i «Parchi letterari» e le cooperative di comunità, in grado di ridare vitalità ai piccoli centri. Attraverso agevolazioni fiscali per i pensionati italiani residenti all’estero e il potenziamento del turismo culturale, inoltre, l’Italia potrebbe attrarre nuovi residenti e investimenti, con effetti positivi sull’occupazione e sulla qualità della vita in queste aree. A conclusione del convegno, i relatori hanno rivolto un appello unanime alle istituzioni nazionali e locali affinché adottino un approccio integrato e coordinato, capace di combinare politiche demografiche, sociali ed economiche, per fermare l’emorragia di giovani italiani che continuano a lasciare il Paese dopo la pandemia e per valorizzare appieno le risorse umane e naturali che costituiscono ancora una grande opportunità per il futuro dell’Italia.