«Con poco meno di 380 mila bambini venuti al mondo nel 2023, l’Istat oggi certifica un nuovo record negativo per la natalità, che segna un ulteriore calo del 3,4% rispetto all’anno precedente. Anche questo è un lascito dei precedenti governi che ci trasciniamo da anni, le cui cause sono molteplici e di difficile soluzione ma di certo una delle principali si deve riferire ai costi che un figlio comporta, per questo il governo Meloni già dal 2023 ha messo le famiglie e la natalità al centro delle proprie politiche di bilancio, con scelte coraggiose e una direzione ben determinata. E un’ulteriore prova è la Legge di Bilancio, che per il 2025 prevede un ampio ventaglio di misure e oltre un miliardo e mezzo di investimenti, per esempio il bonus nascite o bonus bebè, del valore di 1.000 euro per ogni nuovo nato, che potrà aiutare i genitori a far fronte alle prime spese e sarà destinato ai nuclei familiari con un reddito Isee sotto i 40 mila euro. Ma anche un «rafforzamento» del bonus destinato a supportare la frequenza dei bimbi agli asili nido, prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’Isee, mentre per il calcolo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico, e cioè più sono numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali. Inoltre sarà introdotto il quoziente familiare e anche i congedi parentali saranno ampliati, dando così modo alle neo mamme la possibilità di assistere i figli nei primi anni di vita. La finanziaria prevedrà anche altre misure che hanno l’obiettivo di invertire la rotta della denatalità, anche se il fenomeno è estremamente complesso. Ma voglio sottolineare che questo è lo spazio della politica e questo governo è l’unico che è passato dalle parole ai fatti, senza fare slogan elettorali».
Così il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, Presidente commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali di Palazzo Madama.