«Il tema dell’energia nucleare ci deve portare ad assumere un approccio pragmatico in quanto è ormai evidente come questo non può piu essere un argomento che possiamo affidare ad futuro indeterminato. In Italia ci troviamo di fronte alla necessità di raggiungere un’indipendenza energetica che ci sottragga ai rischi di crisi internazionali. Oggi, come conseguenza delle scelte della sinistra, l’energia in Italia costa più del triplo della Spagna e il doppio della Francia e questo incide pesantemente sulla competitività delle imprese italiane non solo a livello globale ma anche rispetto ai competitor europei. Occorre essere realistici, le energie rinnovabili sono fondamentali ma non sufficienti. Serve un mix energetico che si affidi a tecnologie sicure e pulite già in uso o che sono in fase di sperimentazione come i biocarburanti, l’idrogeno ed anche il nucleare ponendo le basi per essere protagonisti nei successivi passi che porteranno alla creazione di centrali a fusione. Dobbiamo indirizzare i nostri sforzi verso una transizione che porti all’economia circolare, del riuso e che dunque nessuna tecnologia può essere scartata a priori come fa la sinistra ed in particolare, come leggo oggi sulla stampa locale con la bocciatura di porto Marghera come possibile sito nei prossimi decenni. Il nucleare del futuro non deve preoccupare ma anzi, facendo mie le parole di Giorgia Meloni quando citò Fermi, aggiungo che l’Italia, patria di questo grande genio, deve imporsi come avanguardia del futuro, non siamo secondi a nessuno!.»
Lo dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon.