«Sulle concessioni demaniali è stato fatto un grande lavoro, si sono spostate nel 2027». Lo sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè rispondendo alle domande dei cronisti a margine del Ttg in corso a Rimini. «C’è ancora questa interlocuzione con la Commissione europea e sono convinta che non solo è stato fatto grande lavoro ma anche i balneari dovrebbero essere contenti», conclude. «Dobbiamo smetterla di contare i turisti e avere in testa che l’Italia è una nazione di qualità e non di quantità», ha detto poi. I dati, «da prendere con cautela» indicano un rialzo del 2% sul 2023 che è stato un anno storico. «Abbiamo un più su febbraio e, marzo, una leggera flessione ad aprile e un +13% a maggio. Le politiche che come ministero stiamo facendo sulla destagionalizzazione, dunque, cominciano a dare primi risultati». E per il futuro «puntiamo ad aumentare la qualità dei servizi, la professionalità, l’accoglienza, a destagionalizzare. Soprattutto puntiamo a cambiare paradigma perché dobbiamo avere presente che l’Italia è una nazione di qualità e non di quantità. E possiamo vincere questa sfida se tutti assieme come squadra riusciamo ad alzare i livelli dei nostri servizi». Per cui «non importa quanti turisti vengono ma quante risorse lasciano sul territorio». Di certo, rimarca, «il turismo non deve essere una minaccia per il territorio bensì un’opportunità» e servono anche «offerte sexy» per avere turisti tutto l’anno non solo nelle grandi citta ma anche nei 5.600 borghi. Quest’anno, conclude, c’è stata una flessione su quelli italiani, per i problemi su potere d’acquisto e inflazione. Ma anche perché dopo la pandemia si può tornare all’estero. Ma si deve «vendere meglio la nazione attraverso una squadra Italia. Tutti gli italiani devono essere piu orgogliosi di esserlo».
Cristiano Somaschini