Impossibile non riconoscere la citazione nella nuova vignetta di Natangelo pubblicata in prima pagina su Il Fatto Quotidiano. Il Primo ministro di Israele con una divisa militare della Wehrmacht (le forze armate della Germania del periodo nazista, ndr) è sdraiato sulla sua scrivania e tiene in mano un mappamondo: «Intanto Netanyahu nel suo gabinetto di guerra…» scrive il vignettista e sui social: «La storia si ripete». Sembra quasi vederlo danzare con quel grande pallone mentre dice «Aut cesar aut nullus. Imperatore del mondo». Il richiamo a ‘Il grande dittatore’ di Charlie Chaplin del 1940 è chiaro visto anche gli ultimi interventi di Israele della guerra in Medio Oriente. La scena del mappamondo è una di quelle indimenticabili nella memoria di chiunque abbia visto il film. Se non avete mai visto il film questa è la trama: «Un piccolo barbiere ebreo di una cittadina tedesca somiglia moltissimo al dittatore Adenoid Hynkel che ha dato il via ad una campagna razzista. Al pover’uomo ne capitano di tutti i colori, ma sfruttando la somiglianza si toglie anche qualche soddisfazione» (da Mymovies.com). La citazione latina ‘Aut Cesar aut nullus’ (‘O Cesare o niente’, si potrebbe tradurre semplicemente) era il motto di Cesare Borgia, il duca Valentino, precedentemente attribuito a Giulio Cesare che, si narra, preferiva esser primo sia pure in un villaggio delle Alpi che secondo in Roma.
Serena Tropea