Ci sarebbe un attacco di hacker iraniani dietro l’invio di documenti riservati della campagna presidenziale di Donald Trump, allo staff rivale impegnato nella campagna dei democratici. I fatti, secondo la Cnn che cita un rapporto dell’ Fbi, sarebbero avvenuti tra giugno e luglio, quando in corsa era ancora Joe Biden, ma specifica che non ci sarebbero evidenze di risposte da parte di chi ha ricevuto le mail e i messaggi di testo incriminati. Gli hacker avrebbero anche inoltrato mail indesiderate a persone collegate al presidente democratico, nel tentativo di interferire nelle elezioni del 2024. A proposito della corsa alla Casa Bianca, secondo l’ultimo sondaggio di Fox News, la vicepresidente Kamala Harris sarebbe avanti di due punti sul tycoon: sarebbe la prima volta che la candidata democratica raggiunge questa cifra, secondo l’emittente conservatrice, che rileva uno spostamento di 3 punti percentuali tra gli elettori registrati per le presidenziali del 2024 rispetto alla metà di agosto, quando Trump risultava un punto sopra l’avversaria. Un’altra rete di hacker localizzata in Cina denominata «Flax Typhoon», attiva dal 2021, è stata sgominata dal Dipartimento della Giustizia americano: aveva già preso il controllo di 200mila dispositivi in tutto il mondo. Nel mirino aziende, università, agenzie governative, operatori di telecomunicazioni e gruppi di media. Secondo le autorità americane, nel febbraio di quest’anno gli hacker avevano preso di mira le infrastrutture civili del Paese.
Roberta Barbi