Non ci sta John Legend e su Instagram difende i lavoratori della comunità haitiana migrata a Springfield, Ohio. Nel dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris, andato in scena lo scorso 10 settembre, il primo aveva commentato negativamente la loro presenza nella città natale dell’artista. «Mangiano i cani, mangiano i gatti. Mangiano gli animali domestici delle persone che vivono lì», ha detto il candidato presidente durante il dibattito. Così, Legend – all’anagrafe John Roger Stephens – ribatte in video spiegando come le persone che hanno viaggiato da Haiti a Springfield lo hanno fatto perché «c’erano lavori per loro, erano disponibili a lavorare e volevano vivere il sogno americano». Niente di diverso da quanto fatto da un qualsiasi «antenato tedesco, irlandese, italiano, ebreo, giamaicano o polacco»: «Questi antenati si sono trasferiti nel nostro Paese, magari non parlando la lingua che tutti gli altri parlavano, magari non mangiando lo stesso cibo, magari dovendosi adattare». Il minimo comune denominatore, però, è che «si sono trasferiti perché hanno visto un’opportunità per se stessi e per le loro famiglie nel sogno americano, e sono venuti qui per questo». Poi Legend, padre di 4 bambini avuti con la moglie Chrissy Teigen, spiega alcuni dati sugli immigrati: «Di solito fanno molto bene qui. Sono lavoratori, sono ambiziosi. Commettono meno crimini dei nativi americani e si integrano in tempo». «Nessuno mangia gatti, nessuno mangia cani. Vogliamo tutti vivere, prosperare e crescere le nostre famiglie in un ambiente sano e sicuro. Perché non amarci l’un l’altro e basta?», afferma il cantautore. «Sono cresciuto nella tradizione cristiana. Si dice ama il tuo prossimo come te stesso e gli estranei come se fossero Cristo. Perché non adottare quest’etica quando parliamo di immigrati che si spostano nelle nostre comunità e non diffondere bugie odiose, xenofobe e razziste?».
Giusy Mercadante