«La scelta del sedicente nuovo partito comunista italiano di pubblicare online una vera lista di proscrizione, di donne e uomini rei soltanto di aver professato una propria opinione sul conflitto tra Palestina e Israele, rappresenta qualcosa di vergognoso e inaccettabile, che fa fare al dibattito politico un salto indietro nel tempo di quasi 50 anni di cui non sentivamo assolutamente bisogno. Ormai da anni ci troviamo di fronte a un esacerbarsi del dibattito politico che non fa altro che impoverire un pilastro della democrazia, il confronto. Desidero esprimere la mia piena solidarietà a chiunque abbia visto il proprio nome apparire su quella lista, tra cui la mia collega senatrice Ester Mieli e con lei tanti professionisti citati tra cui il giornalista pontino Lidano Grassucci. La politica e la società civile condannino questo atto ignobile e tutti si impegnino a riportare il dibattito e lo scambio di idee su un piano costruttivo e di ascolto reciproco. La corsa alla celebrità conquistata a chi grida di più o denigra l’altro non presenta infatti alcun risvolto positivo e denota solo mancanza di tesi solide»
Così in una nota il senatore Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio e della Federazione provinciale di Fratelli d’Italia Latina.