Jordan Bardella, chi l’ha visto? Pare che sia nel sud della Francia, o forse ad Amalfi. E Marine Le Pen? Sta coccolando il suo nipotino di cinque mesi in Bretagna, oppure i suoi gatti nella casa di Yvelines. «E’ risaputo – li sfotte il Guardian – che i leader dell’estrema destra francese hanno sempre preso sul serio le loro vacanze». La vera tregua Olimpica è quella che s’è presa l’estrema destra francese: acquattata, sotto traccia, in meticoloso silenzio, aspettando che l’abbuffata olimpica passi. Perché i Giochi sono stati un clamoroso successo per la Francia, e uno straordinario colpo al cuore del Rassemblement National. È una maledizione che non possono esorcizzare: prosperano sulla rabbia e sulla divisione, ma «che succede quando tutti gli altri, indipendentemente da nazionalità, genere, età, religione o mancanza di religione, colore della pelle e inclinazione politica, si divertono così tanto?», si chiede il giornale inglese. Niente. Perché a leggere tutti gli editoriali dei principali quotidiani internazionali, Parigi 2024 è stato il trionfo della «vera» Francia. Il caos che avevano previsto Le Pen e compagni non si è materializzato. Speravano che i Giochi fallissero, ma non potevano dirlo ad alta voce. Hanno sobillato e sono stati smentiti dalla realtà. E ora per paradosso i «patrioti» non possono gioire del successo del loro Paese». La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, è una socialista. Il judoka superstar, Teddy Riner, ha condiviso con Emmanuel Macron il suo oro. Ed è lui, Macron, l’unico a parlare alla fine: «C’è soltanto uno sconfitto, lo spirito dei perdenti».
Mario Piccirillo