Sono rientrati negli Stati Uniti i prigionieri tornati dopo lo scambio di prigionieri con la Russia. Joe Biden e Kamala Harris hanno accolto personalmente i giornalisti Evan Gershkovich, Alsu Kurmasheva e l’ex marine Paul Whelan. I tre americani hanno, poi, riabbracciato famiglie e amici che attendevano con ansia l’esito di questo scambio, già definito storico.
Il presidente Biden aveva esultato su X per il rimpatrio: «Dopo aver passato inimmaginabile sofferenza e incertezza, gli americani detenuti in Russia sono al sicuro e liberi e hanno iniziato il loro viaggio di ritorno alle loro famiglie». Lo scambio di prigionieri è stato definito da Trump «un cattivo precedente per il futuro». Sul social Truth, il tycoon ha, inoltre, insinuato che la trattativa abbia avuto alla base anche un pagamento in denaro.
Biden ha, poi, fatto sapere ai giornalisti presenti di essere molto preoccupato per il possibile inasprimento del conflitto in Medio Oriente. Il presidente ha sentito telefonicamente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyhau e ha ribadito la volontà di Washington di proteggere Israele da attacchi e minacce «provenienti dall’Iran, compresi i gruppi terroristici che sostiene come Hamas, Hezbollah e gli Houthi». Questo comprende anche «nuovi schieramenti militari difensivi americani».
Giusy Mercadante