«L’intervento del Primo Ministro israeliano Netanyahu al Congresso americano è stato di grande importanza ed ha avuto un notevole impatto politico ma anche emotivo. Ha raccolto il consenso incondizionato di entrambe le parti, democratica e repubblicana, nel descrivere una lotta tra la civiltà e la barbarie. Israele, ha spiegato Netanyahu, si trova a confrontare un grande nemico, cioè l’Iran, che assieme a tutti i suoi proxies vuole cancellare lo Stato ebraico. Significativa la presenza, sulle tribune del Congresso, di alcuni dei sopravvissuti all’attacco genocidario del 7 ottobre in Israele: Noah, la ragazza rapita dalla festa drammaticamente conclusasi nel sangue con il primo attacco di Hamas; altri ostaggi, i loro familiari ed eroi che hanno affrontato immediatamente, anche da soli e a mani nude, i terroristi nel pogrom del 7 ottobre. Il Primo Ministro ne ha raccontato la storia dando testimonianza concreta di cosa rappresenta la nazione israeliana per il suo popolo e per la difesa dei suoi e nostri valori. Il Primo Ministro Netanyahu ha proseguito rendendo merito al Presidente Biden per quello che ha fatto nel sostegno all’Israele, per la storica conoscenza reciproca e per essersi dichiarato a più riprese «un ebreo sionista americano». Rivolgendosi poi ai repubblicani, ha ricordato il Patto di Abramo e il decisivo ruolo avuto dall’allora Presidente Trump. Molto importante anche l’enfasi che Netanyahu ha dato al pericolo rappresentato dal principale nemico di quest’epoca, ovvero il terrorismo iraniano e ha messo in guardia contro le manifestazioni pro-Palestina che si stanno tenendo nelle strade e nelle università americane. Si tratta infatti di manifestazioni organizzate attraverso agenti pagati dall’Iran che fomentano l’odio verso Israele e avvelenano l’opinione pubblica occidentale».
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.