«Oggi in Commissione sono continuate le audizioni sul «decreto liste d’attesa», che rappresentano un fenomeno antico e complesso ma percepito dai cittadini e dai pazienti come la criticità dei moderni sistemi sanitari perché compromette l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni attese. Le prestazioni sanitarie entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresentano uno dei principi di civiltà di una Nazione e a tale motivo anche il principio ispiratore del nuovo provvedimento che agisce sia sul versante della domanda che su quello dell’offerta. Tra gli auditi, il direttore di Agenas Domenico Mantoan, ha in primo luogo ha presentato i dati raccolti dall’Agenzia nel primo semestre 2023 delle prestazioni specialistiche (prime visite e visite di controllo; diagnostica strumentale tranne analisi di laboratorio) messe a confronto con lo stesso periodo del 2022 nonché con l’anno antecedente il Covid (2019). Dal report emerge che il numero di prescrizioni ambulatoriali dal 2019 al 2023, sono aumentate di un +44%, che potrebbe significare un aumento dell’inappropriatezza prescrittiva, che tende solo ad ingolfare ulteriormente il sistema. Ma se andiamo a vedere la diagnostica per immagini, ad esempio una Risonanza muscoloscheletrica la percentuale arriva addirittura a un (+59%). Adesso però con il monitoraggio di Agenas che parte proprio dalle prescrizioni l’organizzazione ci consentirà di capire e intervenire sulle criticità. Infatti, Mantoan ha illustrato anche il cambio di paradigma che avrà il monitoraggio, e se quello esistente si basava su una valutazione «ex post» quello di adesso sarà «ex ante», cioè rispetto a una data prescrizione si valuterà come il Ssn reagisce e si organizza. Poi la raccolta di questi dati ci permetterà anche di operare una riflessione in merito sia ai finanziamenti che ai sistemi organizzativi, dando risposte più immediate alle esigenze di salute dei cittadini».
Lo ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.