«In continuità con l’audizione dello scorso 20 dicembre della Presidente Zourabichvili, abbiamo approfondito questa mattina la situazione attuale politica della Georgia con l’audizione della dott.ssa Mikhelizde. È emersa nuovamente la profonda incertezza del futuro politico del popolo georgiano. Secondo la ricercatrice, è una pulsione civile senza divisioni quella che chiede che il percorso d’adesione all’UE ora sospeso possa riprendere. Le proteste che proseguono da novembre in tutto il Paese, e che tristemente si tramutano in arresti arbitrari di centinaia di cittadini, ricordano quella rivoluzione delle rose del 2003, che portò un cambio di potere filo-occidentale pacifico. La dott.ssa Mikhelizde ha ricordato anche l’Art. 78 della Costituzione della Georgia, in cui vi è indicata esplicitamente la rotta politica euroatlantica da perseguire. È emerso poi, dall’approfondito dibattito e dalle numerose domande dei presenti, quanto l’interferenza esterna e la disinformazione abbiano svolto – non soltanto durante le elezioni ma da ben prima – un ruolo determinante a dir poco sconvolgente. La messa in atto di tale massiva strategia, a chiaro stampo russo, ha incluso tutti i diversi processi democratici del Paese, da quello burocratico-legislativo, ricordo la controversa legge prima ritirata e poi promossa sulla trasparenza dell’influenza straniera, a quello politico, di fatto diffondendo una narrativa distorta per cui il partito al governo, Sogno Georgiano, stesse inseguendo interessi nazionali e non quelli del Cremlino. La realtà è un’altra. Oggi, considerato l’esito delle ultime elezioni e le tante valutazioni degli osservatori locali che hanno riportato palesi violazioni dei princìpi di universalità e riservatezza, a fronte anche del ruolo chiave dell’economia georgiana nel raggiro delle sanzioni UE alla Russia, il cammino europeo appare lontano. Per parte nostra – come ribadito nell’ultimo Consiglio europeo – saremo sempre pronti a sostenere le aspirazioni europee della Georgia. È poi necessario mantenere alta l’attenzione sui sempre più numerosi casi di disinformazione e interferenze nei processi democratici non solo in quei Paesi in via d’adesione ma anche all’interno degli stessi Stati membri, perché siamo dinnanzi a una guerra ibrida».
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, presidente della 4a Commissione Politiche dell’Unione europea, in occasione dell’audizione della ricercatrice dott.ssa Nona Mikhelidze sulle prospettive europee della Georgia.