«L’assistenza sanitaria non è un lusso, ma un diritto inalienabile d’ogni essere umano. La Costituzione sancisce che la Repubblica italiana tutela la salute come diritto dell’individuo. Questo provvedimento che garantisce anche ai senza fissa dimora l’ingresso nella lista degli assistiti al servizio sanitario nazionale è dunque un passo aggiuntivo verso l’adempimento del dettato costituzionale». Così in Aula del Senato, durante la dichiarazione di voto sul ddl sull’assistenza sanitaria per le persone senza fissa dimora, la senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi. «La mancanza di assistenza sanitaria è dovuta all’assenza di una residenza anagrafica ed espone a rischi e a marginalizzazioni – prosegue -. Il problema non riguarda soltanto i senza fissa dimora, ma anche padri separati che non riescono a pagare l’affitto e dormono a casa di amici e parenti o nella propria auto, anziani rimasti soli, persino famiglie in condizione di indigenza. La nostra società – osserva la parlamentare di FdI – non può dirsi davvero civile se lascia indietro i più fragili. Questo provvedimento è una svolta avvenuta grazie al governo Meloni, il cui lavoro – conclude la Leonardi – va nella direzione di un potenziamento dell’universalità del servizio sanitario, motivo di orgoglio e modello per altre nazioni».