‘Let that sink in’, scrive Elon Musk su X dopo la vittoria di Donald Trump e posta un’immagine di lui che entra nello Studio Ovale tenendo in mano un lavandino. ‘Lascia che affondi’ è la traduzione letterale, ma in inglese gioca con il termine ‘sink’ che significa proprio lavandino e si traduce con ‘Fatevene una ragione’. E il meme è un autocitazione di se stesso, indecifrabile per chi non segue assiduamente su X il patron di Tesla e SpaceX. Perché il lavandino? Perché quando il miliardario comprò Twitter nel 2022 postò una sua foto e un video mentre entrava nel quartier generale del social network di San Francisco con in mano un lavandino, come a voler dire che era arrivato lì per ripulire l’ambiente. Musk è stato un grandissimo e primo sostenitore del tycoon e fu proprio lui che, dopo l’acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari, riammise sul social network Trump appena dopo l’annuncio dell’ex presidente di volersi ricandidare nel 2024. Al magnate erano stati bloccati gli account dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio del 2021. Il patron di Tesla durante la lunga notte elettorale ha twittato assiduamente e non ha ‘resistito’ anche appena poco prima della proclamazione di Trump a 47esimo Presidente degli Stati Uniti scrivendo, in gergo tennistico: «Game, set and match». Poi ha pubblicato il post con il fotomontaggio nella Stanza Ovale che è lo studio dei Presidenti Usa.
Serena Tropea